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È sempre meraviglioso conoscere una giovine che si dedichi alla poesia soprattutto in questi tempi dominati all'immagine del vuoto chiacchierio, dalla mercificazione di ogni espressione dello spirito, dalla mancanza di valori fra tronisti e veline... delizia che in questo "sonno della ragione" in cui sembra l'uomo stia scomparendo ci sia ancora chi vuole ascoltare la voce del cuore e dare voce alle piccole importantissime cose della vita, cogliere l'anima del mondo e addirittura "vestirsi di poesia", colorare di parole le emozioni. Colpisce la visione semantica ma anche lessicale, decontaminata dai vizi del poetare contemporaneo, c'è ariosità nel verso, sono evocative le immagini ("tristezza m'bbraccia"), c'è il gusto del lemma non ancora aulico e purtuttavia non più usuale ("rimembrare il canto"): è poesia "fresca", giovane, aperta al mondo; è verso che parla di sé ma non a sé... (Nina Esposito)